I Monti Gemelli rappresentano un mondo a parte rispetto alla totalità del Parco.
Separati dalla Laga e dal Gran Sasso, presentano ambienti bellissimi che passano dai boschi ombrosi delle basse quote ai ghiaioni assolati al di sotto delle cime, dalle orride Gole del Salinello che tagliano le due vette gemelle, ai magnifici prati fioriti della nostra primavera.
Una tavolozza di colori che trova la sua massima espressione nelle faggete delle alte quote.
Il tutto con un occhio attento alle vestigia storiche del territorio e le magnifiche viste panoramiche.
Nel percorso di oggi incontreremo le “Caciare”, semplici architetture spontanee presenti numerose in questa area.
La struttura di queste capanne in pietra ricordano i famosi trulli del Tavoliere delle Puglie.
Non potrebbe essere altrimenti, visto il legame dei nostri pastori transumanti con la terra pugliese.
Ipotesi per lo più fantasiose ma suggestive, fanno risalire questo insieme di pietre poste insieme a secco, ai “Tholos” sorta di tombe micenee a cupola.
La realtà di queste costruzioni rupestri narra di ricoveri temporanei dei pastori per difendersi dagli agenti atmosferici e dove si lavorava il latte ovino e il formaggio pecorino, il cosiddetto “cacio”, da cui il nome caciare.
Da Colle S Giacomo per il Vallone ed il Lago
MONTE GIRELLA (1.814 metri)
Dislivello in salita 446 metri
Difficoltà Escursionistica
Percorrenza in salita 2 ore 40 minuti
Percorrenza in discesa 1 ora 50 minuti
Periodo Consigliato Maggio - Giugno
ACCESSO
Per raggiungere Colle S Giacomo da Teramo, si percorre la SS 81 in direzione di Ascoli, fino a Piano Risteccio; da qui si prende la strada che a sinistra (indicazioni), conduce a Ripe quindi a Colle S Giacomo.
ITINERARIO
Giunti alla stazione sciistica di Colle S Giacomo [ 1h, 45' ] (1105 m), si superano gli alberghi e si prende poco oltre una strada brecciata che conduce in 4,5 km, alla stazione intermedia da cui si dipanano gli impianti di risalita.
Siamo in località Tre Caciare [ 1438 m ], dove lasceremo l'auto.
Le tre caciare, ben conservate, sono visibili sulla sinistra.
Si prosegue a piedi, tornando indietro lungo la strada percorsa con l'auto per circa 200 m, fino a rintracciare una pista che scende a sinistra nel pianoro sottostante, piega verso destra, si supera un casale di pastori, mantenendo a sinistra il versante NW di monte Piselli.
Poco oltre, la pista diventa un sentiero incassato tra le rocce, si entra in una rada faggeta a ceduo e con percorso a tratti malagevole ed esposto a destra si prosegue in un ambiente selvaggio ma suggestivo, dominato da pittoresche guglie rocciose.
Si sale leggermente sino ad un punto scoperto da cui si ha una spettacolare visione del Vallone, alla nostra sinistra, quindi si scende brevemente e si piega a sinistra entrando decisamente nel Vallone.
Ancora una breve faggeta poi si esce allo scoperto in un ambiente alquanto suggestivo: a sinistra il crinale principale della Montagna dei Fiori, che conduce al Monte Girella, a destra l'affilata linea di cresta che delimita le pareti verticali del versante occidentale della Montagna dei Fiori.
Tra queste linee di cresta, il Vallone ci aspetta in salita costante ma mai troppo faticosa, tra splendide fioriture di orchidee, genzianelle, viole del pensiero e un'infinità di altre specie, tra maggio e giugno.
In circa 2 ore dal punto di partenza, si arriva al Lago [ 1620 m ], situato in un semi pianoro che è anche uno splendido balcone naturale su Gran Sasso, Laga, Sibillini e il vicino monte Foltrone; a sinistra, gli ultimi 200 metri di salita che ci separano dalla vetta del Monte Girella, che si raggiunge facilmente in 40 minuti per tacce di sentiero su prato.
La vetta del Girella a 1814 m, è situata nel punto in cui sorge un'antenna radio recintata e da dove si ha una spettacolare visione sulle sottostanti Gole del Salinello e sul Monte Foltrone; spostandosi leggermente verso est, è possibile avere una visuale verso l'Adriatico, che può spaziare in condizioni ottimali, dal Conero fino alle spiagge di Pescara.
In condizioni di visibilità media, ci si può accontentare di riconoscere tutti i paesi della costa e della collina teramana e parte di quella ascolana.
Panorama splendido.
In discesa stesso percorso, ritornando all'auto in circa un'ora e mezza.